Ogni posto è una miniera. Basta lasciarcisi andare. Darsi tempo, stare seduti in una casa da tè a osservare la gente che passa, mettersi in un angolo del mercato, andare a farsi i capelli e poi seguire il bandolo di una matassa che può cominciare con una parola, con un incontro, con l’amico di un amico di una persona che si è appena incontrata e il posto più scialbo, più insignificante della terra diventa uno specchio del mondo, una finestra sulla vita, un teatro d’umanità dinanzi al quale ci si potrebbe fermare senza più il bisogno di andare altrove. La miniera è esattamente là dove si è: basta scavare. (T. Terzani "Un indovino mi disse") L’idea di istituire un servizio di sostegno psicologico per chi si trova all’estero, nasce per caso, quando mi è stata chiesta una consulenza per un italiano che non aveva dei riferimenti sul territorio di residenza. Nasce anche da una riflessione sulle esperienze formative e professionali avute all’estero. Queste, pur essendo state personalmente e professionalmente arricchenti ed indispensabili per la mia crescita, hanno anche aperto a numerose questioni riguardanti il mio modo di vivere e pensare all’interno di contesti culturali profondamente differenti. A ben vedere, se ci si trova all’estero e si sente l’esigenza di un sostegno psicologico, poter contare su un professionista in lingua italiana può essere molto importante. I disagi e le difficoltà che può incontrare una persona che vive e condivide culture e prospettive differenti rispetto a quelle apprese nel proprio paese d’origine sono moltissime e non devono essere trascurate in quanto possono compromettere e destabilizzare l’equilibrio raggiunto. Grazie alle nuove tecnologie è possibile la diffusione del servizio di sostegno psicologico anche a distanza. La possibilità di usufruire di un servizio di consulenza a distanza, oggi consente, a chiunque ne senta la necessità, di potersi occupare del proprio benessere psicologico anche se ha uno stile di vita itinerante o se risiede in località in cui si ha difficoltà a trovare un professionista che parli la propria lingua. L’uso delle tecnologie per le prestazioni psicologiche e psicoterapeutiche è coerente con le Linee Guida del CNOP Digitalizzazione della professione e dell’intervento psicologico mediato dal web.