supervisione e consulenza organizzativa

Sono le idee e le passioni dell’uomo e non la meccanica delle leggi che mandano avanti le faccende umane.  
È sempre in fondo alle anime che si trova l’impronta dei fatti che si produrranno all’esterno

(Alexis de Tocqueville, 1857)

Il Servizio di supervisione e consulenza organizzativa è rivolto a psicologi che si confrontano con differenti contesti lavorativi, ad operatori che lavorano in ambiti sanitari e non, agli insegnanti e alle organizzazioni. All’interno di ogni tipo di organizzazione (azienda, cooperativa, strutture sanitarie, istituti scolastici, ecc..), i rapporti sono orientati ad obiettivi comuni. Spesso l’esito del lavoro organizzativo non corrisponde all'obiettivo preposto ma al consumarsi delle dinamiche interne al gruppo che, in un modo non consapevole, ostacola il raggiungimento degli obiettivi comuni. Nel contesto di supervisione possono essere favorite le capacita di integrazione di aspetti emozionali e cognitivi a favore di un potenziamento delle capacità di scelta, di modalità di intervento più funzionali alla relazione dell’individuo nella specifica situazione. Le finalità quindi non sono quelle di effettuare un controllo rispetto ad un giusto modo di operare, ma di potenziare le risorse del terapeuta, dell’operatore, dell’insegnante, del manager, ad usare e valorizzare gli strumenti in suo possesso nei differenti contesti in cui si trovi ad operare. La supervisione è uno strumento strategico proprio per trovare e mantenere quel benessere psicofisico, quella consapevolezza e quella condivisione degli stati emotivi che ognuno vive nel lavoro. 
Supervisionare vuol dire agevolare un percorso professionale teso al confronto, alla condivisione, all’esplicitazione dei vissuti emotivamente più pesanti. Tale percorso prevede anche la presa d’atto e l’elaborazione di temi come i limiti e le risorse della persona e del gruppo di lavoro, la consapevolezza di sé, la riflessione condivisa emotivamente, il raggiungimento di precisi obiettivi. La supervisione consiste in un processo di riflessione, apprendimento, valutazione e verifica all’interno di uno spazio di mediazione per la messa in comune di esperienze, credenze, dubbi, capacità in relazione all’agire professionale e personale. 
Uno spazio di contenimento e di crescita, a mio avviso indispensabile (Pirrò V., 2017).